Cent’anni di ricerca, attenzione, cura e sperimentazioni rivolte al mondo florovivaistico. Fu Mario Calvino a dare il la a questa storia, il 25 gennaio 1925 con l’istituzione, per Regio Decreto, della Stazione Sperimentale per la Floricoltura, oggi sede del Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo, una realtà nota in tutto il mondo. Ai ricercatori impiegati oggi a Villa Bel Respiro va l’eredità del visionario Mario Calvino e della moglie botanica Eva Mameli, genitori sì di uno scrittore la cui fama è nota, ma a loro volta celebri scienziati: se il Crea è oggi un punto di riferimento per il settore non solo in Liguria, ma in tutto il mondo, è anche merito loro. Nel 2025 quella narrazione iniziata cento anni prosegue quindi, e viene celebrata oggi con una intensa tre giorni di eventi.

Dopo le iniziative dello scorso marzo, dedicate al pioniere Mario Calvino, dal 28 al 30 aprile 2025 il Crea festeggia la propria storia con la partecipazione di istituzioni, ricercatori, mondo imprenditoriale, per confrontarsi sul percorso intrapreso fino a oggi e aprire nuove strade e sfide per il futuro. Attesi esperti e ricercatori da tutta Italia per il convegno che si svolge negli spazi storici di Villa Bel Respiro dal pomeriggio di lunedì 28 aprile a mercoledì 30: a questo link: https://www.youtube.com/live/loO7q1VXSls sono disponibili in streaming le sessioni.

L’apertura è dedicata ai prodotti floro-ornamentali che caratterizzano i lavori del CREA: fiori eduli, fronde ornamentali, erbe officinali. Un momento istituzionale apre la seconda giornata del 30 aprile alla presenza di Andrea Rocchi, presidente Crea; Maria Chiara Zaganelli, direttore generale Crea, e Daniele Massa,
direttore Crea Orticoltura e Florovivaismo
, cui seguono i saluti di Masaf, Regione Liguria, comune di Sanremo, Distretto florovivaistico della Liguria, e della Società di Ortoflorofrutticoltura italiana (Soi). La responsabile di sede Crea Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo Barbara Ruffoni racconta i primi cento
anni del Crea, il cui ruolo è decisivo nello sviluppo futuro della ricerca agricola, come chiarisce Alberto Cavazzini, direttore tecnico-scientifico del Crea. Tema della giornata: il florovivaismo.

A concludere, giovedì 30 aprile, una sessione dedicata al verde pubblico, tema che si intreccia al concorso bandito dal Crea “Giovane giardiniere progettista del verde” dedicato a Libereso Guglielmi in occasione del centenario e patrocinato da Confartigianato imprese. Il concorso punta a promuovere la progettazione di
giardini innovativi e stimolare i giovani a prepararsi per un lavoro tecnico e insieme creativo. A trionfare è stato l’Istituto Ruffini Aicardi con il progetto “Il giardino dei cinque sensi”: oltre a mille euro in premio, il gruppo riceverà l’iscrizione gratuita alla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI) per un anno.

In quanto a premi, il centenario ha fornito l’occasione di bandire anche l’assegnazione del “Fiore del centenario”, selezionando tra nuove varietà di fiore reciso o pianta in vaso utili a rappresentare un’eccellenza in campo varietale, incarnando così l’immagine del Crea. A scegliere il Fiore del centenario una giuria che ha valutato originalità, novità, omogeneità del campione e valore estetico. I due finalisti del Premio sono stati annunciati durante la presentazione della tre giorni e sono Manuela Brea, con un ranuncolo, e Antonio Marchese, con una raffinata rosa.

Non solo eventi professionali per queste celebrazioni: il Crea darà anche in questi giorni la possibilità di visionare i poster dedicati alle proprie ricerche e, su prenotazione (of@crea.gov.it), anche la mostra permanente dedicata a Mario Calvino. A corollario della festa, è stato inoltre presentato il foulard in seta
sostenibile dedicato ai cento anni del Crea dalla maison Daphné Sanremo, una creazione che dà spazio ai fiori eduli, celebrando la ricerca, la bellezza e la storia del territorio.

Articolo di Alessandra Chiappori.

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