Pubblicato il report annuale 2022 di Royal FloraHolland dove si evince che la compagnia ha raggiunto i 5,2 miliardi di euro di vendite, in calo dell’8% rispetto al 2021. Il numero di prodotti passati per il sistema all’asta è diminuito del 7% per un totale di 10,8 miliardi, una diminuzione causata principalmente dagli elevati costi energetici per i coltivatori. E non ha aiutato il calo del prezzo medio, -2% rispetto al 2021, anche se gli esperti di FloraHolland affermano che questo calo è stato compensato dagli alti tassi di inflazione.

L’utile operativo di Royal FloraHolland, al netto delle imposte, ha fatto registrare una perdita di 4 milioni di euro, tra le cause la cancellazione di 5,7 milioni di euro sul fallimento Floriworld e maggiori costi energetici per 11,4 milioni di euro.

Il 2022 è stato un anno imprevedibile tra ordini annullati, che hanno fatto aumentare l’offerta e diminuire i prezzi, e personale logistico insufficiente, i servizi offerti dal colosso olandese sono stati inferiori rispetto al 2021 ed agli anni precedenti.

Continua la crescita della piattaforma digitale Floriday, con una media del 33% di transazioni dirette, con una visibile tendenza al rialzo durante l’anno, accelerando ulteriormente nel 2023 con, alla settimana 10, una percentuale già del 56%. Ogni settimana 5.500 coltivatori e acquirenti, provenienti da 45 paesi, utilizzano Floriday.

Royal FloraHolland ha oltre 600 soci internazionali che rappresentano il 18,2% delle vendite sul mercato e il 29,1% sulle aste ad orologio.

Si profila sempre più urgente la necessità di una transizione ecologica per la floricoltura, anche per rendurre gli alti costi energetici derivanti dall’impennata del costo del gas. Ciò richiede ingenti investimenti nell’energia eolica e solare, geotermica e nell’utilizzo del calore residuo dell’industria. Steven van Schilfgaarde, CEO di Royal FloraHolland, ha dichiarato “L’Università di Wageningen ha calcolato che l’ortofloricoltura in serra dovrà far fronte a un enorme aumento dei costi a partire dal 2025. Per il settore ornamentale questo ammonta a centinaia di milioni in più ogni anno. La politica del governo olandese sta ostacolando gli investimenti necessari per la transizione energetica e ciò esercita un’ulteriore pressione inutile sulla posizione internazionale del settore floricolo olandese. Insieme a tutte le parti, stiamo agendo congiuntamente per giungere ad un accordo col governo”.

Il report completo, in lingua inglese, è disponibile qui: https://www.royalfloraholland.com/en/press-releases/annual-report-2022

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