Flornews Liguria apre le porte del CeRSAA di Albenga, il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola. Torniamo, infatti, a parlare del progetto SmartAroma (Strategie di agricoltura intelligente e di precisione nella filiera della aromatiche in vaso), misura 16.01 “Aiuti per la costituzione e l’operatività dei gruppi operativi del PEI” del PSR 2014-2020.

Come ben noto, la piana ingauna è famosa a livello nazionale e internazionale per la produzione di piante aromatiche in vaso. Il progetto finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale della Liguria ha tre grandi obiettivi di innovazione:

  1. sviluppare e mettere a punto un sistema che consenta la registrazione/acquisizione di informazioni derivanti dalle attività agricole;
  2. sviluppare un sistema di registrazione interattivo, con caricamento e certificazione di tipo blockchain dei dati;
  3. progettare una start-up capace di supportare le imprese nella digitalizzazione dei processi produttivi e della loro tracciabilità.

Oggi parliamo della prima parte del primo obiettivo di innovazione: come e perché raccogliere dati colturali e fisiologici e come utilizzarli per la gestione degli ambienti di coltivazione. Ad aiutarci in questo percorso, abbiamo incontrato il direttore del CeRSAA, Giovanni Minuto che ci ha mostrato l’utilizzo concreto di alcuni sensori all’interno di una serra.

Grazie a questi strumenti è possibile comprendere, ad esempio, la quantità di acqua presente in atmosfera all’interno della serra, rilevare la temperatura delle foglie, l’umidità e la temperatura nel substrato di coltivazione, oltre ad altri parametri strategici per una produzione efficiente delle aromatiche in vaso.

“Parliamo di dati fondamentali che ci dicono, per esempio, quando è necessario aumentare o diminuire l’irrigazione o controllare e gestire la temperatura della pianta e valutare se c’è il rischio di eventuali attacchi di patogeni. Con questi sensori possiamo già rispondere a diverse domande in termini conoscitivi. Siamo quindi in una fase di raccolta di tutte le informazioni; in modo tale che, in un secondo passaggio, la serra possa interagire con la coltura e l’agricoltore. Andremo a vedere queste dinamiche nei prossimi appuntamenti,” commenta Minuto nel video visibile a inizio articolo.

Nel filmato, il direttore del CeRSAA, illustra alcuni dei sensori utilizzati all’interno della serra e su cui sta lavorando il centro di sperimentazione.

Oltre al CERSAA, capofila del progetto, questi sono gli altri partner di SmartAroma:

– L’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IRF)
– Il Distretto Florovivaistico della Liguria
– L’Az. Floricola Enrico Giorgio
– L’Ortofrutticola Società Agricola Cooperativa

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