Una nuova specie di cimice, la Solenosthedium bilunatum, è stata ritrovata in un’azienda agricola di Castiglione Chiavarese, nell’entroterra genovese, nel corso di alcune operazioni di consulenza. Una specie nuova in Liguria, dove finora non era mai stata segnalata prima.

«Siamo davanti a una particolare specie di cimice – spiegano Luca Dalpian Paolo Campocci, Presidente e Direttore di Coldiretti Genova, di concerto con i tecnici dell’organizzazione – segnalata nel 2021 in Sicilia come potenziale nemico di mandorlo e pistacchio, segnalata in Liguria solo oggi».

Come ormai noto, i problemi legati alle cimici coinvolgono, purtroppo, agricoltori e produttori appartenenti a diversi comparti cardine dell’economia ligure: dal floricolo e florovivaistico all’ortofrutticolo, dal vitivinicolo all’olivicolo. Nel caso specifico della Solenosthedium bilunatum, i dati hanno riscontrato una sua presenza prevalente nella macchia mediterranea, a spese di lentisco e corbezzolo. Finora, oltre ai casi siciliani, vi sono state alcune segnalazioni anche in provincia di Grosseto, nella maremma Toscana, mentre fino a oggi non c’era evidenza alcuna della sua presenza in territorio ligure.

«Per il momento non abbiamo riscontrato problemi evidenti alle coltivazioni – aggiungono Dalpian e Campocci – ma, per evitare che si possano verificare danni analoghi a quelli causati dalla cimice asiatica e da altre specie di insetti, continueremo a tenere monitorata la situazione nelle nostre aziende in maniera costante e oculata attraverso i nostri tecnici in campo».

E, proprio per combattere la diffusione della cimice asiatica, alla fine dello scorso luglio – grazie a un’iniziativa portata avanti Coldiretti Liguria e da tutte le sue Federazioni provinciali – è partito in tutte le province liguri il primo lancio di Anastatus bifasciatus Trissolcus basalis. «Una vera e propria lotta biologica, a impatto ambientale zero – concludono – che prevede il controllo di un insetto dannoso attraverso l’immissione nell’ambiente di un altro insetto utile e la cui sperimentazione portata avanti da Coldiretti in Liguria si inserisce in un importante filone di progetti che, oltre a dar vita a un’azione di contrasto alla cimice diretta sulle differenti colture, si pongono l’obiettivo di valorizzare il ripristino nel tempo di condizioni di equilibrio naturale della stessa cimice asiatica».

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