Si respira ottimismo nel settore florovivaistico ligure, le ricorrenze di Ognissanti e dei Defunti hanno confermato il trend positivo che il settore sta cavalcando ormai dalla primavera 2021.

Sebbene la produzione di crisantemi, sia recisi che da vaso, sia diminuita nell’ultimo decennio, ne viene premiata la qualità che permette al prodotto anche un aumento dei prezzi. L’effetto Covid19 ha scremato ulteriormente le aziende agricole e solo quelle in grado di garantire una buona qualità del prodotto sono rimaste attive e questo premia il lavoro dei floricoltori che si sono impegnati per garantirla.

“Sull’imperiese il crisantemo viene, come si suol dire, “venduto sulla pianta” direttamente dai produttori ed è generalmente destinato al mercato italiano. Poco il prodotto che transita sul plateatico del Mercato dei Fiori di Sanremo, circa 120 mila steli quest’anno venduti da un minimo di 0,60 ad un massimo di 1 euro a stelo, in linea con gli anni passati,” conferma Franco Barbagelata, direttore del Mercato dei Fiori di Sanremo

Ottimo il mercato del verde ornamentale, che ormai si è tarato su una produzione che riesce a garantire una copertura per quasi la totalità dell’anno, molto utilizzato in Italia nei mazzi misti, ma soprattutto all’estero, con prezzi in costante aumento.

“Interessante notare anche un aumento della coltivazione della canapa industriale che vede, proprio in questo periodo, il momento dell’essiccazione e, essendo una coltivazione che va quasi a sovrapporsi al ciclo produttivo del crisantemo, molte aziende hanno preferito la prima a scapito della seconda coltura”.

C’è attesa per la riapertura dell’asta, dedicata a ranuncoli e anemoni, vere star del prodotto florovivaistico ligure, comprati e esportati in tutta Europa.

Su Albenga “ciclamini vittoriosi” esordisce Lionella Pastor, titolare dell’azienda insieme alla sorella dell’azienda Pastor produttrice di piante in vaso.

“Stiamo attingendo alle scorte che avevamo preparato per il mercato natalizio, di questo passo a dicembre i ciclamini potrebbero mancare. Abbiamo aumentato le vendite rispetto all’anno scorso di almeno un 10-15% con un aumento dei prezzi del 10%”.

La preoccupazione per i rincari però vela l’ottimismo del momento “Solo nella mia azienda ho assistito ad un rincaro del 23% sul gasolio e del 75% sull’energia, e le vendite buone di questo periodo non ci permettono di coprire completamente queste spese” ma il trend positivo iniziato a primavera, se verrà confermato e diventerà strutturale, potrebbe aiutare a contenere questi aumenti, compensandolo con un aumento di fatturato.

Per quel che riguarda i crisantemi in vaso, si sta assistendo ormai da anni ad una diminuzione del prodotto immesso sul mercato e delle aziende produttrici. “Quest’anno si sono verificate delle rimanenze di prodotto di circa il 4-5% sui crisantemi in vaso, soprattutto di bassa qualità,” continua la Pastor, confermando che la qualità del prodotto è fondamentale per vincere sui mercati.

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