Si è tenuto sabato scorso, 5 marzo, l’incontro per fare luce nuovamente sulle problematiche legate alle tariffe irrigue: secondo Coldiretti si tratta di una situazione oramai insostenibile per molte aziende della zona intemelia che sono arrivate a pagare 1,82€ per ogni metro cubo di acqua, a fronte dei circa 0,30 centesimi pagati da altre aziende del levante imperiese. Presenti l’Onorevole Flavio Di Muro, il Vice presidente regionale Alessandro Piana, la Consigliera regionale Mabel Riolfo, il Consigliere provinciale Andrea Spinosi e il Sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, ai quali Coldiretti Imperia ha richiesto, in via emergenziale, una soluzione concreta per le tariffe dell’acqua a uso irriguo, adempiendo alla necessità di garantire costi adeguati, sostenibili e uguali per tutte le imprese.

L’attuale situazione è il risultato della mancanza di programmazione e di politiche serie atte alla realizzazione di infrastrutture sul territorio. Per l’ennesima volta è stata evidenziata la necessità di realizzare un consorzio di secondo grado per raggruppare le realtà territoriali irrigue, per ottenere finanziamenti per la realizzazione di invasi e reti idriche e per la manutenzione delle attuali reti, utilizzando le risorse economiche provenienti dal PNRR e dal piano nazionale irriguo. Infrastrutture di questa portata hanno un valore rilevante per l’intera comunità in quanto senza risorse idriche si assisterebbe a un impoverimento economico, occupazionale e ambientale sul territorio.

“E’ necessario trovare al più presto una soluzione per il problema delle tariffe irrigue che ci trasciniamo dietro oramai dal 2019. –affermano Gianluca Boeri Presidente di Coldiretti Imperia e Domenico Pautasso Direttore Provinciale- E’ inaccettabile che ci sia una tale disparità tra aziende dello stesso territorio e che alcune si trovino ad affrontare costi così elevati per l’acqua, bisogna adeguare le tariffe a un prezzo giusto e sostenibile per tutti. Le nostre aziende stanno iniziando solo ora a vedere uno spiraglio di ripartenza a seguito della pandemia ma sono già messe in difficoltà da tutti i rincari legati al costo dell’energia e delle materie prima che costringono i produttori a lavorare talvolta in perdita; richiediamo che perlomeno il problema dell’acqua, che abbiamo già denunciato ripetutamente, venga risolto prima possibile e che sia inserito tra le priorità dell’agenda politica regionale e provinciale”.

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