Nota meteo – In Liguria nel mese di novembre vi sono stati numerosi giorni di pioggia e le precipitazioni sono state significative soprattutto nel savonese. Le temperature si sono mantenute quasi sempre al di sopra della media stagionale, ma mentre le massime hanno avuto un andamento molto altalenante, le minime sono state più uniformi.

Si prevede che dicembre inizi con condizioni meteorologiche decisamente invernali che dovrebbero mitigarsi nell’arco di pochi giorni; il resto del mese dovrebbe essere caratterizzato da un’alternanza tra fasi di alta pressione e maltempo.

Per aggiornamenti più puntuali per la Liguria consultare il bollettino AgroMeteoLiguria del CAAR (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) all’indirizzo www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-serivizio/agrometeo-caar/bollettino-agrometeo-caar.htm, oppure il nostro sito all’indirizzo https://www.flornewsliguria.it/category/agrometeo/.

PROBLEMATICHE DI PARTICOLARE RILIEVO

La malattia fungina più pericolosa continua ad essere la muffa grigia, soprattutto in serra. Altre avversità che potrebbero causare qualche preoccupazione sono la peronospora e i marciumi basali, soprattutto in serra.

Con l’avanzare dell’autunno i parassiti animali stanno progressivamente rallentando le loro attività, però alcuni di essi, e in particolare tripidi, afidi, cocciniglie, aleurodidi e larve di lepidotteri, continuano a causare danni, anche di un certo rilievo, soprattutto nelle coltivazioni protette.

FIORI E FRONDE RECISI

Anemone e ranuncolo

– Afidi e tripidi: sono ancora diffusi, soprattutto in coltura protetta. Monitorare la loro presenza ed intervenire anche per limitare il rischio di trasmissione di virus patogeni. Si ricorda che i tripidi tendono a rifugiarsi nei fiori, preferibilmente quelli dai colori intensi e scuri, dove sono difficili da raggiungere.

– Lepidotteri: le larve di questi insetti (in particolare di Spodoptera spp.) sono ancora presenti negli impianti in serra; con l’abbassarsi delle temperature non dovrebbero più costituire un problema.

– Virosi: alterazioni e necrosi fogliaricausate da infezioni di Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV) si stanno manifestando soprattutto sulle piante di anemone che nelle scorse settimane sono state punte da tripidi.

Botrytis cinerea: costituisce un grosso pericolo sia durante la coltivazione che in post raccolta, per cui è importante prevenirla: ove possibile favorire l’arieggiamento degli impianti; adottare piani di concimazione equilibrati e verificare che l’apporto in calcio sia adeguato, applicare formulati a base di microrganismi antagonisti o sostanze igienizzanti. In presenza della malattia impiegare anti botritici alternando formulati a diverso meccanismo d’azione per ridurre il rischio di insorgenza di resistenze. Ove vi sono condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo della malattia, si consiglia di applicare formulati biologici o ad azione disinfettate anche in prossimità della raccolta, in modo da limitare il rischio di sviluppo di marciumi sui fiori in post raccolta.

– Mal bianco: malattia presente soprattutto in impianti in serra.

– Peronospora da Peronospora anemones (anemone) e Peronospora ficariae (ranuncolo):
le condizioni sono favorevoli allo sviluppo della malattia. Monitorare gli impianti a partire dalle zone più umide, e in caso si osservassero giallumi fogliari associati alla presenza di una caratteristica efflorescenza grigio-bronzea sulla pagina inferiore, si consiglia di intervenire in modo mirato con antiperonosporici. Non sempre i giallumi sono accompagnati da sviluppo fungino, per cui in questi casi è consigliabile effettuare accertamenti di laboratorio prima di intervenire.

Peronospora su ranuncolo (immagine F. Crippa).

– Marciumi radicali e/o basali da oomiceti (Pythium spp. o Phytophthora sp.): sono favoriti da temperature miti e sono dannosi soprattutto quando si instaurano condizioni di asfissia o comunque in presenza di acqua libera nei terreni/substrati; ne vanno soggetti soprattutto gli impianti in serra e/o in fuori suolo. Favorire lo sviluppo di microrganismi antagonisti nel substrato può aiutare a contrastare la diffusione e lo sviluppo di queste malattie.

– Tracheofusariosi: in alcune coltivazioni, soprattutto in serra, continuano a comparire ingiallimenti e deperimenti delle piante associati ad imbrunimento del tessuto vascolare. In molti casi si tratta degli esiti delle infezioni di Fusarium oxysporum f. sp. ranunculi contratte nei mesi scorsi, e con l’abbassarsi delle temperature la manifestazione dei sintomi dovrebbe rallentare.

– Batteriosi fogliare da Pseudomonas viridiflava: si sta sviluppando in numerosi impianti di ranuncoli, e in particolare in quelli in pien’aria in cui le piogge favoriscono le infezioni. Alcune selezioni sono più soggette a questo patogeno, e in genere sono quelle più lussureggianti e con foglie grandi e acquose. Adottare piani di concimazione che non favoriscano un eccessivo intenerimento dei tessuti, effettuare le operazioni colturali che possono causare ferite alle piante nei momenti in cui la vegetazione è asciutta, utilizzare prodotti a base di rame in modo oculato sono strategie che possono contribuire a ridurre l’incidenza della malattia.

Eucalyptus spp.

– Acari eriofidi: sono ancora attivi, per cui i coltivatori stanno continuando ad applicare tutti i mezzi di difesa a loro disposizione, a volte purtroppo con successo solo parziale. Con l’abbassarsi delle temperature la loro presenza dovrebbe ridursi sensibilmente.

Marciumi basali: in alcuni impianti continuano le morie di piante associate a marciumi basali che potrebbero essere insorti in seguito a più concause, tra cui stress (in primis estate troppo calda e situazione agronomica poco favorevole) e patogeni di origine tellurica quali Cylindrocarpon sp., Fusarium sp., Rhizoctonia sp. Si consiglia di accertare l’origine del deperimento per programmare interventi mirati.

Ginestra a fiore bianco

– Muffa grigia: la raccolta è iniziata e il clima umido è ancora favorevole alle infezioni botritiche. Si consiglia di adottare strategie per prevenire, o almeno ridurre, il rischio di insorgenza di marciumi dei fiori in raccolta o in post raccolta.

Mimosa

Clorosi ferrica: caratteristici giallumi fogliari sono presenti in molti impianti del ponente, che in gran parte sono realizzati in terreni calcarei in cui il ferro è poco disponibile. Si tratta di un fenomeno in genere transitorio e la somministrazione di chelati di ferro può contribuire a ridurre i sintomi.

Papavero

– Giallumi fisiologici: in alcuni impianti, soprattutto in pien’aria, si osservano vistose clorosi fogliari. Il papavero è una specie molto esigente dal punto di vista nutrizionale per cui è necessario concimare in modo adeguato, soprattutto gli impianti in pien’aria esposti al dilavamento delle piogge.

Clorosi su Papavero

Ruscus

Marciumi delle radici o della base degli steli da Cylindrocarpon sp., Fusarium spp., Rhizoctonia violacea: si osservano ancora gli esiti delle infezioni avvenute nei mesi scorsi. Eliminare le piante sintomatiche e se possibile isolare le zone colpite, soprattutto quelle ove è presente la R. violacea, onde evitare di trasportare nelle zone ancora esenti dal patogeno. Per fine inverno programmare interventi mirati a favorire la flora microbica “utile” del terreno e potenziare le difese naturali delle piante.

PIANTE IN VASO

Aromatiche

– Lepidotteri: in molti impianti di rosmarino sono presenti erosioni delle foglioline degli apici dei rami causate da larve di lepidotteri, soprattutto tignole o microlepidotteri; in molti allevamenti di salvie le erosioni sono localizzate prevalentemente alla base degli steli e sulle foglie più mature, e sono provocate prevalentemente da larve di nottuidi (Spodoptera spp.)

Germoglio di rosmarino con erosioni da larve di lepidotteri

– Cicaline: questi insetti sono presenti in molti impianti, soprattutto di rosmarino, timo e maggiorana. Per fortuna la situazione è meno grave rispetto agli anni scorsi: probabilmente le elevate temperature estive ne hanno ostacolato lo sviluppo.

Mal bianco: sta ancora colpendo la vegetazione delle piante di rosmarino emessa dopo la spuntatura. La malattia è presente anche su salvie (verdi e colorate) allevate in serra, e per queste piante potrebbe continuare a costituire un problema fino ad inverno inoltrato.

– Fisiopatie: un sensibile abbassamento delle temperature, soprattutto se accompagnato da vento, può favorire la comparsa di arrossamenti fogliari su rosmarino e timo: questo fenomeno, per fortuna solo transitorio, è più evidente ove vi è scarsa disponibilità di potassio.

Piante di timo arrossate per il freddo

Ciclamino

– Tripidi: continuano gli attacchi ai fiori, nei quali facilmente trovano protezione dai trattamenti insetticidi.

– Muffa grigia: con frequenza crescente si osservano infezioni botritiche che partono dalla base degli steli più interni per poi estendersi all’intera pianta, o che si sviluppano sui fiori causando maculatore necrotiche sui petali soprattutto delle selezioni più sensibili.

Margherita

Peronospora: il periodo è favorevole alle infezioni peronosporiche: si consiglia di monitorare gli impianti a partire dalle zone meno arieggiate e umide in cui il patogeno trova condizioni ambientali idonee al suo sviluppo. La malattia si manifesta in modo piuttosto caratteristico: ingiallimento dei germogli a volte associato ad arricciamento fogliare.

Peronospora su margherita

– Giallumi: continuano a essere il problema principale per questa specie. Alla loro comparsa è importante verificarne l’origine, in quanto potrebbero essere stati causati da stress ambientali/colturali (squilibri nutrizionali, asfissia, …) e quindi trattarsi di un fenomeno transitorio, oppure da agenti patogeni (ad es. virus) che allora andrebbero gestiti in modo da evitare una loro diffusione nell’impianto.

Poinsettia – Stella di Natale

– Aleurodidi: Bemisia tabaci continua a infestare questa coltura. Gli attacchi, se non adeguatamente prevenuti, possono assumere un’intensità tale da causare ingenti danni, derivanti anche dalla difficoltà di asportare dalla vegetazione le fumaggini che si sviluppano sulle deiezioni di questi insetti. Oltre ad installare trappole cromotropiche gialle per una cattura massale, sarebbe opportuno spaziare i vasi per favorire l’arieggiamento, eliminare tutte le infestanti che possono trasformarsi in serbatoi per gli insetti e applicare prodotti mirati alternando sostanze attive a diverso meccanismo d’azione.

– Muffa grigia: osservati con una certa frequenza attacchi di Botrytis cinerea alla base degli steli.

Altre da vaso

Cytisus: con una certa frequenza si osservano attacchi di ragnetto rosso (Tetranychus urticae).

– Dipladenia: su queste piante si rilevano gravi infestazioni di tripidi difficili da debellare.

– Fucsia: Botrytis cinerea sta causando marciumi localizzati soprattutto lungo gli steli e i piccioli fogliari.

– Garofanini: si osservano danni ai fiori causati dalle punture dei tripidi. Su giovani piante sono presenti marciumi alla base degli steli il cui sviluppo è stato favorito dalle erosioni di larve di sciaridi.

– Lantana: molti sono i casi di infestazioni da ragnetto rosso (Tetranychus urticae) o da aleurodidi (Bemisia tabaci).

Solanum spp.: gli acari tarsonemidi sono ancora diffusi in moti vivai di Solanum su cui causano bollosità, arricciamenti e imbrunimenti fogliari.

URBANO E SPONTANEO

Nido di processionaria del pino (immagine EPPO).

Processionaria del pino. Traumatocampa (=Thaumetopoea) pityocampa è un lepidottero defogliatore che si nutre della vegetazione di pini (in particolare pino nero, pino silvestre e pino marittimo) e di alcune specie di cedro causandone il deperimento. Compie una generazione all’anno e dal mese di dicembre si cominciano a vedere dei bozzoli bianchi sulle chiome degli alberi: sono i nidi della “processionaria” che si ingrandiscono fino alla primavera, e dai quali le larve ne usciranno in processione. Lungo i tragitti percorsi le larve disperdono le loro pericolose setole urticanti che possono causare prurito, dermatiti anche gravi, danni agli occhi e ai polmoni di uomo e animali.

La lotta alla processionaria è obbligatoria, regolamentata dal D.M. del 30/10/2007, e si basa su una serie di interventi da realizzare in diversi momenti dell’anno finalizzati a prevenire e contenere lo sviluppo di questo insetto nelle aree urbane. In dicembre la lotta entra nel vivo: tra novembre e febbraio infatti occorre controllare le piante ospiti per verificare la comparsa dei caratteristici nidi, che in genere sono localizzati all’estremità dei rami, e quindi intervenire per rimuoverli e distruggerli. Queste operazioni devono essere effettuate adottando tutte le protezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. Sul sito Agriligurianet, all’indirizzo https://www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-serivizio/servizio-fitosanitario-regionale/avversita-dei-vigneti/processionaria.html è possibile trovare informazioni utili per l’adozione delle corrette strategie di difesa.

STIMA DEL RISCHIO DELLA COMPARSA DI AVVERSITA’ NEL BREVE PERIODO

AVVERSITA’RISCHIO LIEVERISCHIO MODERATORISCHIO ALTO
Parassiti animali– Nematodi– Afidi – Aleurodidi – Cicaline – Cocciniglie – Tripidi – Psille – Acari tetranichidi, eriofidi e tarsonemidi– Aleurodidi (serra) – Lepidotteri (serra) – Tripidi (serra)
Malattie fungine– Marciumi basali da Cylindrocarpon, Fusarium, ed altri – Tracheomicosi– Mal bianco – Maculature fogliari – Ruggine – Danni ai rami da Phoma spp. – Marciumi basali da Sclerotinia e Fusarium (in serra)– Muffa grigia – Peronospora – Mal bianco in serra – Marciumi basali da oomiceti
VirosiDa TSWV, INSV, CMV, Potyvirus (ranuncolo) 
Batteriosi – Varie-Batteriosi fogliari da Pseudomonas spp. e Xanthomonas spp.
Altro Fisiopatie da stress ambientali/nutrizionali

Valutazione effettuata sulla base dei dati raccolti sul territorio negli ultimi 15 anni, sull’andamento meteo e sull’esperienza dei tecnici che collaborano alla rubrica e che conducono costante attività di monitoraggio.

Per informazioni:

Laboratorio di Patologia dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IM): martini@regflor.it

Servizio Tecnico della Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga (SV): asstec@ortofrutticola.it

Servizio Tecnico della Cooperativa Flor Coop Sanremo (IM): florcoop@florcoop.it

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