Nota meteo – In Liguria il mese di dicembre è stato caratterizzato in gran parte da tempo stabile, per lo più soleggiato, e temperature miti; negli ultimi giorni sono sopraggiunte perturbazioni che hanno provocato piogge diffuse, che sul levante sono state anche di una certa consistenza, ma poi il tempo si è ripristinato e si prevede rimanga buono fin verso l’Epifania. Da metà gennaio vi è il rischio che aria gelida proveniente dall’Europa dell’est irrompa sull’Italia, causando il succedersi, tra gennaio e febbraio, di ondate di freddo anche sulla nostra Regione.

Per aggiornamenti più puntuali per la Liguria consultare il bollettino AgroMeteoLiguria del CAAR (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) all’indirizzo www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-serivizio/agrometeo-caar/bollettino-agrometeo-caar.htm, oppure il nostro sito all’indirizzo https://www.flornewsliguria.it/category/agrometeo/.

PROBLEMATICHE DI PARTICOLARE RILIEVO

Le principali coltivazioni da fiore e da fronda recisa (ranuncolo, anemone, papavero, ginestra, ruscus, asparago, viburno, pittosporino variegato, …) sono in piena produzione; per quanto riguarda la vaseria gli aromi a breve saranno pronti per la vendita, mentre le margherite e gran parte delle altre specie da vaso fiorito resteranno in allevamento fin oltre marzo, ed alcune fino a giugno.

Le temperature miti di dicembre hanno consentito ad alcuni parassiti animali (tripidi e soprattutto afidi) di proseguire la loro attività parassitaria, non solo negli impianti in serra ma anche in quelli in pien’aria meglio esposti. In seguito alle piogge e, soprattutto, ai frequenti fenomeni di rugiada l’umidità ambientale si è mantenuta quasi sempre elevata, favorendo lo sviluppo di alcune malattie fungine e batteriche (muffa grigia, maculature fogliari da Alternaria spp., mal bianco, marciumi fogliari), nonché di alcune fisiopatie (clorosi ferrica, giallumi fogliari da asfissia radicale, alterazioni cromatiche della vegetazione da stress termici, fessurazione degli steli erbacei da squilibri nutrizionali o da stress ambientali).

Di seguito si riportano alcune problematiche di particolare rilievo.

FIORI E FRONDE RECISI

Anemone e ranuncolo

– Afidi e tripidi: sia nelle coltivazioni in serra che in quelle in pien’aria gli afidi, e in alcuni impianti particolarmente caldi anche i tripidi, sono ancora attivi.

Muffa grigia su ranuncolo

– Virosi: soprattutto su anemone, stanno ancora comparendoalterazioni e necrosi fogliaricausate da infezioni di Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV).

Muffa grigia: le rugiade e l’elevata umidità ambientale stanno favorendo lo sviluppo di marciumi da Botrytis cinerea su steli e fiori. Per prevenire le infezioni si consiglia: ove possibile favorire l’arieggiamento; adottare piani di concimazione equilibrati e verificare che l’apporto in calcio sia adeguato; applicare formulati a base di microrganismi antagonisti o di sostanze igienizzanti. In presenza della malattia impiegare antibotritici alternando formulati a diverso meccanismo d’azione per ridurre il rischio di insorgenza di resistenze. Negli impianti in cui vi sono condizioni particolarmente favorevoli alla malattia è consigliabile applicare formulati biologici o ad azione igienizzante anche in prossimità della raccolta, in modo da limitare il rischio di sviluppo di marciumi sui fiori in post raccolta.

– Mal bianco: malattia che può causare qualche danno soprattutto negli impianti in serra.

Mal bianco su ranuncolo

Marciumi basali da Pythium sp.: sono presenti in numerosi impianti di ranuncolo, soprattutto in fuori suolo o comunque dove si verificano ristagni idrici. Applicare al substrato con una certa regolarità formulati a base di microrganismi antagonisti può aiutare a contrastare la diffusione e lo sviluppo di questa malattia.

– Batteriosi fogliare da Pseudomonas viridiflava: malattia presente in numerosi impianti di ranuncoli, in particolare in quelli in pien’aria in cui le piogge favoriscono la diffusione del patogeno e le infezioni; le selezioni più suscettibili in genere sono quelle lussureggianti e caratterizzate da foglie gradi ed acquose. Per ridurre l’incidenza della malattia si consiglia di: adottare piani di concimazione equilibrati, in modo da evitare un eccessivo intenerimento dei tessuti; effettuare le operazioni colturali che possono causare ferite alle piante nei momenti in cui la vegetazione è asciutta; utilizzare formulati a base di rame in modo oculato. Per prevenire le infezioni può anche essere utile l’impiego di prodotti igienizzati o corroboranti.

Fisiopatie: in numerosi impianti di ranuncolo e di anemone si osservano giallumi da ristagni idrici e/o danni agli steli (la fessurazione longitudinale, il fenomeno dello “stelo vuoto”, la piegatura sotto il fiore) che sono favoriti, oltre che da predisposizione varietale e da stress ambientali, anche da squilibri nutrizionali (ad es. carenza di Ca e/o B; eccesso di P e/o K).

Papavero

– Muffa grigia: malattia presente in modo diffuso anche nelle coltivazioni di papaveri.

– Clorosi ferrica: fenomeno che sta ancora comparendo con una certa frequenza. Adottare piani di concimazione adeguati allo stadio vegetativo delle piante.

Mimosa

– Clorosi ferrica: caratteristici giallumi fogliari sono presenti in molti impianti del ponente, che in gran parte sono realizzati in terreni calcarei in cui il ferro è poco disponibile. Si tratta di un fenomeno in genere transitorio e la somministrazione di chelati di ferro può contribuire a ridurre i sintomi.

PIANTE IN VASO

Aromatiche

– Lepidotteri: in molti impianti di rosmarino e salvia stanno ancora comparendo erosioni delle foglioline e/o della base degli steli provocate dalle larve di lepidotteri (microlepidotteri, tignole, nottuidi) che ormai dovrebbero essere prossime all’andata a riposo.

Piante di origano infestate da afidi radicali

– Cicaline: sono ancora presenti in molti impianti, ma in modo sempre più blando.

– Afidi radicali: su piante di origano si stanno rinvenendo insolite infestazioni di afidi radicali che causano rallentamento della crescita e intristimento delle piante.

Mal bianco: sta ancora colpendo la vegetazione che le piante di rosmarino hanno emesso dopo la spuntatura. La malattia è presente anche su piante di salvia, sia verdi che colorate, e di e alloro allevate in serra:  se non verrà correttamente gestita potrebbe continuare a costituire un problema fino ad inverno inoltrato.

Seccumi dei rami da Phoma sp.: malattia presente soprattutto su rosmarino. Recentemente è stata osservata anche su alcune selezioni di timo che manifestavano maculature e disseccamenti delle foglioline e dei rami.

– Fisiopatie: un sensibile abbassamento delle temperature, soprattutto se accompagnato dal vento, può favorire la comparsa di arrossamenti fogliari, che su rosmarino e timo possono assumere toni particolarmente vistosi: si tratta di un fenomeno in genere transitorio, che si manifesta con maggiore intensità quando vi è scarsa disponibilità di potassio. Su lavanda, soprattutto Lavandula stoechas, si osservano sintomi di clorosi ferrica.

Foglie di margherita con maculature clorotiche/necrotiche di origine virale (TSWV)

Margherita

– Tripidi: in alcuni allevamenti in serra si stanno riscontrando arricciamenti fogliari causati dalle punture di suzione dei tripidi. Frankliniella occidentalis è vettore del virus della bronzatura del pomodoro (TSWV) che può danneggiare, a volte anche in modo molto grave, molte specie vegetali tra cui la margherita: si consiglia pertanto di monitorare le piante colpite sulle quali nelle prossime settimane potrebbero iniziare a comparire caratteristiche maculature giallo-necrotiche di origine virale.

– Peronospora: le frequenti rugiade, l’elevato tasso di umidità ambientale e il persistere di temperature miti stanno creando condizioni favorevoli all’avvio delle infezioni, e il rischio è elevato soprattutto negli allevamenti in pien’aria. Monitorare gli impianti a partire dalle zone meno arieggiate ed intervenire prontamente alla comparsa dei primi sintomi di malattia, che su margherita in genere sono costituiti dall’ingiallimento dei germogli le cui foglie tendono ad arricciarsi in modo caratteristico.

– Giallumi: sono ancora il problema principale per questa specie. Alla loro comparsa è importante verificarne l’origine, in quanto potrebbero essere stati causati da stress ambientali/colturali (squilibri nutrizionali, asfissia, …) e quindi trattarsi di un fenomeno transitorio, oppure da agenti patogeni (ad es. virus) che quindi andrebbero gestiti in modo da evitare una loro diffusione nell’impianto.

– Nel caso si verificasse un’ondata di freddo le foglie delle piante più esposte potrebbero venire danneggiate: in tal caso sarebbe utile trattare preventivamente la vegetazione con specifici prodotti ad azione antitraspirante.

Altre da vaso

Ruggine bianca su mesembriantemo

– Afidi: è facile rinvenirli negli impianti in pien’aria caldi e soleggiati e in serra; si osservano infestazioni di una certa importanza su piante di Euryops sp. e di dipladenia.

– Ragnetto rosso: Tetranychus urticae è ancora presente in alcuni impianti in serra. Infestazioni di una certa importanza si sono osservate su piante di Rhyncospermum jasminoides.

– Muffa grigia: in questo periodo, soprattutto sulle colture protette, è l’avversità più diffusa e dannosa.

– Mal bianco: malattia presente prevalentemente in serra e sulle specie più sensibili, come ad es. Euryops sp.

– Ruggine bianca: su piante di mesembriantemo si osservano infezioni di Albugo sp.

STIMA DEL RISCHIO DELLA COMPARSA DI AVVERSITA’ NEL BREVE PERIODO

AVVERSITA’RISCHIO LIEVERISCHIO MODERATORISCHIO ALTO
Parassiti animali– Parassiti animali in generale (insetti, acari e nematodi)  – Afidi
– Aleurodidi (serra)
– Lepidotteri (serra)
– Cocciniglie
– Tripidi (serra)
– Acari (serra)
   
Malattie fungine– Malattie fogliari in generale
– Tracheomicosi
– Marciumi basali
– Mal bianco (serra)
– Peronospora
– Danni ai rami da Phoma spp.
– Marciumi basali da oomiceti (fuori suolo)
– Muffa grigia
Virosi– Da TSWV, INSV, CMV, Potyvirus (ranuncolo)  
Batteriosi– Malattie batteriche in generale– Batteriosi fogliari da Pseudomonas spp. 
Altro  – Fisiopatie da stress ambientali/nutrizionali

Valutazione effettuata sulla base dei dati raccolti sul territorio negli ultimi 15 anni, sull’andamento meteo e sull’esperienza dei tecnici che collaborano alla rubrica e che conducono costante attività di monitoraggio.

NOTA: proroga per la vendita e l’impiego di prodotti fitosanitari destinati ad usi non professionali.   

Lo scorso 3 novembre il Ministero della Salute ha annunciato che fino al 31/12/2022 sarà possibile commercializzare ed utilizzare i prodotti ad uso non professionale destinati a chi, pur non essendo in possesso del certificato di abilitazione all’acquisto e uso dei prodotti fitosanitari (patentino fitosanitario) si avvale di fitofarmaci per la difesa delle proprie piante.  

La proroga dà continuità a un precedente provvedimento che fissava al 2 novembre 2021 la scadenza per la loro commercializzazione, in attesa che si apportassero le modifiche al decreto interministeriale n° 33/2018 relativo al “Regolamento sulle misure e sui requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali”. Tali modifiche sono attualmente in corso di perfezionamento da parte dei Ministeri competenti.

Questa ulteriore proroga risponde all’esigenza di garantire all’utilizzatore non professionale un’adeguata disponibilità di prodotti per il trattamento delle sue piante, e consentire al distributore la gestione delle scorte di magazzino.

La nota ministeriale è disponibile all’indirizzo: www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5690_0_file.pdf .

Per informazioni:

Laboratorio di Patologia dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IM): martini@regflor.it

Servizio Tecnico della Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga (SV): asstec@ortofrutticola.it

Servizio Tecnico della Cooperativa Flor Coop Sanremo (IM): florcoop@florcoop.it

Nota della Redazione di Flornews Liguria

Delle tematiche relative alle avvertenze fitosanitarie delle piante aromatiche in vaso, si occupa anche il progetto Filiera Ingauna Delle Piante In Vaso (Mis.16.04, Psr2014-2020) – Strategia Di Approccio E Di Sviluppo Dell’accordo Di Filiera di cui il CeRSAA è ente capofila. Scopri di cosa tratta nel nostro articolo: https://www.flornewsliguria.it/filiera-ingauna-delle-piante-in-vaso-mis-16-04-psr2014-2020-strategia-di-approccio-e-di-sviluppo-dellaccordo-di-filiera-3/5307/

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