RIEPILOGO METEOCLIMATICO (26/04/2021 – 09/05/2021)

(I dati elaborati dal CAAR – Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale sono provenienti dalle stazioni meteo della rete regionale OMIRL – Osservatorio Meteo Idrologico della Regione Liguria – http://www.arpal.gov.it sezione meteo).

Le precipitazioni

Le precipitazioni delle ultime due settimane hanno raggiunto valori abbastanza elevati nelle aree interne del centro-levante, dove i fenomeni sono stati molto numerosi. In tali zone l’accumulo complessivo è stato di circa 120-140 mm (da spazializzazione), mentre a ponente non sono stati superati i 60 mm.

I giorni con precipitazioni sono stati mediamente 3-4 a ponente e 9-10 sul centro-levante.

Lo scarto rispetto alla media storica mostra un surplus su quasi tutto il territorio, più marcato nelle zone interne di Genova e La Spezia. Si evidenzia un lieve deficit nell’estremo levante.

A destra si riporta il grafico del cumulato di precipitazioni relativo alle stazioni meteo con i valori più elevati (nel periodo di riferimento) per le quattro province. Come si può notare, le precipitazioni più significative si sono verificate nelle stazioni di Genova (Giacopiane) e La Spezia (Cuccarello), con un andamento progressivo giornaliero molto simile.

Anche le due altre due stazioni hanno avuto un andamento molto simile tra loro, proprio perché gli episodi precipitativi della seconda settimana hanno interessato solo la parte orientale della regione.

Le Temperature

Le massime si sono attestate su valori intorno a 18-20 °C lungo costa-primo entroterra e valori vicini ai 14-16 °C nelle zone interne, con cali di circa 8-10 °C sull’areale alpino imperiese. Le minime si sono attestate mediamente intorno a 8-10 °C nelle zone costiere e nel primo entroterra, mentre sono scese sotto a 2 °C su detto areale alpino.

Lo scarto delle temperature massime rispetto alla media storica è stato negativo (fino a –2,5 °C) mentre quello delle minime è stato leggermente positivo.

Di seguito i grafici sull’andamento giornaliero delle temperature massime e minime relativamente alle quattro stazioni meteo di riferimento.

Le temperature massime hanno subito forti oscillazioni, alternandosi tra giornate in cui sono scese intorno ai 15 °C e giornate in cui sono salite fino a 24 °C.

Le minime si sono mantenute per lo più intorno ai valori storici o leggermente al di sopra, ad eccezione delle notti tra il 4 e il 6/4.

Modello di fenologia della vite e strumento di consultazione

I modelli fenologici permettono di stimare l’evoluzione del ciclo di sviluppo delle colture, contribuendo alla corretta soluzione di problemi operativi come la stima delle rese, l’impostazione di interventi di irrigazione, di concimazione, di lotta integrata, ecc.

I modelli di uso più frequente sono basati su formule empiriche che mettono in relazione lo sviluppo delle piante con la temperatura dell’aria, che è la grandezza meteorologica di maggiore influenza sui ritmi di sviluppo di tutti gli organismi che, come le piante, non sono in grado di regolare autonomamente la propria temperatura.

Misurare l’ammontare del calore accumulato dalle piante nel tempo dà quindi importanti indicazioni sul ritmo di sviluppo fenologico, una volta determinato in via sperimentale il fabbisogno necessario per il raggiungimento delle diverse fasi di sviluppo.

La maggior parte dei modelli utilizzano il classico metodo del calcolo dei “gradi giorno” (Growing Degree Days – GDD) che si basa sul valore di temperatura media registrato nel giorno, a cui va sottratta la soglia minima, cioè la temperatura al di sotto della quale la specie in esame non si sviluppa.

Altri modelli (es: modelli IPHEN) invece stimano le risorse termiche accumulate dalla pianta non sulla base della temperatura giornaliera, ma partendo dalle temperature orarie, calcolando così le cosiddette “ore normali di caldo” (Normal Heat Hours – NHH).

Tale indice si basa su una curva di risposta che pesa le ore trascorse ad una certa temperatura assegnando loro un valore compreso fra 0 e 1 (0 per temperature inferiori alla soglia termica minima o superiori al cardinale massimo fino a 1 per temperature che corrispondono al cardinale ottimale.

Sulla base dell’accumulo di NHH dal 1° gennaio dell’anno in corso è possibile simulare la fase fenologica della specie, ricorrendo ad esempio alla scala fenologica BBCH (Meier, 2001), il cui principale vantaggio è dato dalla flessibilità e dalla possibilità di impiego per qualunque specie vegetale.

La scala BBCH per la vite è questa http://cma.entecra.it/iphen/doc/vite/Scala_BBCH_vite_IPHEN.pdf

Grazie ad uno strumento di modellistica appositamente predisposto dal CAAR, che prevede anche l’elaborazione di Gradi giorno, Chill units e Mortalità della mosca olearia, è possibile simulare la fase fenologica di alcune vitigni, secondo quanto previsto dal modello per ogni stazione meteo. Tale strumento è da oggi consultabile al link https://sia.regione.liguria.it:8443/sia/Modellistica.

Basta cliccare sul tasto verde, impostare la data in cui si vuol conoscere la fase fenologica e attendere la risposta del modello.

PREVISIONI METEO

(a cura del servizio di previsione del Centro Funzionale Meteo-Idrologico di Protezione Civile della Regione Liguria)

Il bollettino è curato dal CAAR – Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale:

Scarica il pdf qui di seguito:

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