RIEPILOGO METEOCLIMATICO

(I dati elaborati dal CAAR – Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale sono provenienti dalle stazioni meteo della rete regionale OMIRL – Osservatorio Meteo Idrologico della Regione Liguria – http://www.arpal.gov.it sezione meteo).

LE PRECIPITAZIONI

Le precipitazioni delle ultime due settimane hanno raggiunto quasi 50 mm nell’entroterra savonese e in quello del ponentegenovese. Valori prossimi ai 20 e i 30 mm sono stati registrati nelle province di Imperia e Savona. Precipitazioni quasi assenti in provincia della Spezia. I giorni di pioggia sono stati in media 2-3.

Lo scarto rispetto alla media storica mostra un surplus pluviometrico consistente nell’entroterra savonese e un deficit altrettanto marcato in provincia della Spezia e nel levante genovese.

Qui sopra riportiamo il grafico del cumulato di precipitazioni relativo alle stazioni meteo con i valori più elevati (nel periodo di riferimento) per le quattro province.

Come si può notare, i fenomeni precipitativi si sono verificati nella seconda settimana, principalmente dal 27/7 a Sassello (SV), che ha registrato il cumulato più significativo (ben 160 mm). Anche i dati riguardanti la stazione di Prai (GE), dal 26/7 in poi mostrano un cumulato che ha raggiunto e superato i 100 mm.

LE TEMPERATURE

Le massime si sono attestate su valori che hanno anche superato i 29 °C lungo costa-primo entroterra e valori vicini ai 27 °C nelle zone interne, con cali che raggiungono valori inferiori ai 20 °C sull’areale alpino imperiese. Le minime si sono attestate mediamente intorno ai 18-20°C nelle zone costiere e nel primo entroterra, mentre nelle zone più interne (es. areale alpino) si sono attestate intorno ai 10 ° C.

Lo scarto delle temperature massime rispetto alla media storica è stato positivo su quasi tutta la Regione (in media di 1°C), ad eccezione delle zone più interne che hanno registrato invece valori negativi. Lo scarto delle minime è stato consistentemente positivo su tutto il territorio, con valori che hanno addirittura superato i 3°C.

Di seguito i grafici sull’andamento giornaliero delle temperature massime e minime relativamente alle quattro stazioni meteo di riferimento.

Le temperature massime hanno lievemente superato i valori storici, ad eccezione di areali come quello savonese dove sono rimaste tendenzialmente più in linea.

Stesso discorso anche per le temperature minime, con valori nettamente superiori allo storico in areali come quello di Genova (Genova Centro Funzionale) e situazioni che, pur altalenanti, hanno più volte raggiunto valori in linea con quelli storici in zone come l’areale lunense in provincia della Spezia, e quello di Borgonuovo in provincia di Imperia.

PROBLEMATICA INCENDI: IL CASO SARDEGNA

Nel bollettino di previsione del pericolo d’incendio emesso dalla Protezione civile della Sardegna nella giornata di venerdì 23 luglio e valido per sabato 24 luglio, era prevista una pericolosità estrema (codice rosso) nel Sulcis, l’Oristanese e la Sardegna centrale. Per definizione (come si legge nel bollettino) quando la pericolosità è estrema “le condizioni sono tali che, ad innesco avvenuto, l’evento, se non tempestivamente affrontato, si propaga rapidamente raggiungendo grandi dimensioni nonostante il concorso della forza aerea statale alla flotta aerea regionale”. Le condizioni predisponenti erano la secchezza della vegetazione, temperature prossime ai 40 gradi e forti venti previsti.

Anche il bollettino di previsione emesso il giorno successivo riportava una condizione di allerta molto simile.

Con questo livello di pericolosità è assolutamente vietato:

  • accendere fuochi o compiere azioni che possano provocarne l’accen-sione;
  • smaltire braci;
  • gettare dai veicoli, o comunque abbandonare sul terreno, fiammiferi, sigari o sigarette e qualunque altro tipo di materiale acceso, o allo stato di brace, o che in ogni caso possa innescare o propagare il fuoco;
  • fermare gli automezzi con la marmitta catalitica a contatto con sterpi, materiale vegetale secco o comunque con materiale soggetto ad infiammarsi per le alte temperature.

E invece, nonostante i divieti, per dolo o per colpa (circa l’origine dei roghi il Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale sta indagando per capirne le cause), tra il 23 e il 24 luglio nella zona del Montiferru, della Planargia e del Marghine, fra l’Oristanese e il Nuorese, sono partiti diversi roghi, poi confluiti in un unico devastante incendio che ha distrutto circa 20.000 ettari di bosco, pascoli e campi coltivati, bruciando case e aziende agricole, uccidendo migliaia di capi di bestiame e portando allo sfollamento di quasi 1500 persone.

Un disastro senza precedenti per la Sardegna, con un danno ambientale incalcolabile (oltre a quello economico): sono andati bruciati lecci, roverelle e sughere secolari, la valle degli olivi e l’olivastro millenario di Cuglieri.

PER EVITARE CHE EVENTI COME QUESTI POSSANO AVVENIRE ANCHE NELLA NOSTRA REGIONE, RICORDIAMOCI CHE LA LIGURIA È ATTUALMENTE IN STATO DI GRAVE PERICOLOSITÀ PER GLI INCENDI BOSCHIVI. E’ NECESSARIO PERTANTO RISPETTARE LE REGOLE QUI RIPORTATE: https://tinyurl.com/8trd7rur

PREVISIONI METEO

a cura del servizio di previsione del Centro Funzionale Meteo-Idrologico di Protezione Civile della Regione Liguria

Il bollettino è curato dal CAAR – Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale:

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