Il Festival di Sanremo è la principale manifestazione popolare italiana e rappresenta nella sua globalità lo specchio dell’Italia; dunque siamo probabilmente di fronte a un Paese che vuole essere più verde e “petaloso”.

Ci sono stati vari anni in cui il fiore ha fatto obiettivamente fatica a trovare spazio e protagonismo nella trasmissione e nella kermesse, creando dibattito in città sui rapporti tra RAI e territorio. Molto era dovuto anche alla mancanza di sensibilità da parte di alcuni conduttori e direttori artistici del passato, ma gli ultimi hanno saputo fare tesoro di un rapporto collaborativo con la città.

Anche il territorio ha saputo collaborare, mettendosi in discussione e proponendo soluzioni più adeguate e professionali ai tempi e ai modi televisivi: tanti bei bouquet in primo piano per uomini e donne durante le serate, al posto di allestimenti d’altri tempi, eccessivi, vetusti e sullo sfondo; composizioni eleganti, professionali e appropriate per la sala della conferenza stampa; l’ottima idea del green carpet per collegare i due palchi cittadini, in cui anche le piante in vaso e la grande tradizione del giardinaggio ligure ha potuto trovare rappresentanza. Ottimo lavoro quindi di Comune e Mercato dei Fiori, a Sabina di Mattia, Jessica Tua, Daniela Massa e a Sanremo Piante, oltre che a tutti i loro collaboratori e fornitori.

Ma anche fuori dalla diretta piante e fiori sono protagonisti in città: dalle numerose e discusse installazioni a cura di Plenitude alle tante redazioni decorate con prodotti locali, al Galà della stampa con prodotto locale agli eventi sponsorizzati da fino a tutti i negozi in città che si sono messi in gioco a tema floreale.

Paradossalmente anche l’unica nota stonata è stata a tema green; la discutibilissima esibizione di Blanco in cui il cantante ha distrutto l’allestimento floreale basato su rose e ruscus ad hoc per la sua canzone, scatenando la rabbia del pubblico in sala. Non è ancora chiaro se si sia trattato di una mossa teatrale preventivata o di un gesto di stizza per un problema tecnico audio.

Roberto Benigni in Johnny Stecchino ha immortalato la frase “Se vai a Palermo, non toccare le banane, non le mangiare, lasciale perdere… Perché son permalosi, ci tengono, ti sparano, proprio t’ammazzano per una banana”; a Sanremo siamo così per i fiori, ma Benigni non ha avuto tempo di dirlo a Blanco. Il bello della diretta.

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